DISCORSO DI APERTURA / OPENING ADDRESS
In apertura di
questo evento scientifico nel quale troveranno voce le esperienze e gli studi
di quanti hanno la fortuna di conoscere la Marmotta, mi sia concesso, in veste
di promotore e coordinatore, ricordare rapidamente le tappe che ci hanno
condotto al 1° Simposio qui a Saint Vincent.
Da alcuni anni
un gruppo ristretto di ricercatori dell'Università di Torino e il Servizio
Sanitario del Parco Nazionale Gran Paradiso aveva data vita a periodici
incontri di studio e di aggiornamento sui vari aspetti ecologici della Marmota
alpina. Di qui è nota l'idea di allargare alle esperienze internazionali e di
riunire a confronto i ricercatori impegnati a studiare questo mammifero che ha
saputo evolversi adattandosi a condizioni ambientali estreme.
Siate,
pertanto, i benvenuti in questa Regione Valle d'Aosta che, non solo ci accoglie
in un ambiente alpino di incomparabile bellezza, ma che ci ospita con tanta
munifica partecipazione facendosi promotrice del Symposium. Al Suo Presidente e
all'Assessore regionale all'Agricoltura, Forestazione e Risorse Naturali, vada
il nostro sentito ringraziamento per avere sostenuto e caldeggiato queste
giornate di studio e di confronto scientifico internazionale.
Non manchi un
momento di particolarissimo ringraziamento all'Amministrazione del Parco
Nazionale Gran Paradiso che da sempre è sensibile a programmi di ricerca nei
territori di sua pertinenza e che figura fra i primi e più importanti promotori
della manifestazione odierna.
A questi si
aggiunge l'Università degli Studi di Torino che oggi doveva essere qui
rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Umberto Dianzani, purtroppo assente
per impegni ministeriali e che mi ha pregato di rivolgere a Voi tutti il Suo
saluto e l'augurio di successo per questo Convegno, che onora il mondo
scientifico internazionale e quello italiano in particolare. Al Prof. Giuseppe
Ladetto, Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino, vada il
nostro ringraziamento per il patrocinio accordatoci e per il sostegno ad
affrontare questo confronto internazionale. Mi è casa gradita ricordare
l'impegno finanziario e l'interesse della Bayer Veterinaria Italiana ed in
particolare quello del Suo Direttore il Dott H. Huber, e quello della Banca
Cassa di Risparmio di Torino che hanno voluto essere fra i promotori del
Symposium, riconoscendone l'importanza e l'interesse scientifico.
A questi Enti
ed Istituti si è aggiunto il preziosissimo aiuto e sostegno nell'impegno
organizzativo e in quello assai più significativo scientifico dei ricercatori
delta Società C.R.E.A. (Centro Ricerche in Ecologia Applicata) di Torino che,
da anni, sono coordinati da convenzioni di ricerca con la Cattedra di Ecologia
del Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemiologia ed Ecologia
dell'Università di Torino.
In questa sede
vorrei ricordare quanto sia stato importante per tutti noi l'aiuto e la
sapiente disponibilità dei Funzionari degli Enti di tutela dei Parchi naturali
regionali e nazionali, del Personale dei Servizi di Vigilanza,
dell'Amministrazione Forestale, dei Musei naturalistici e di tanti studenti
universitari che seguono1nostri impegni di studio.
Concedetemi
ancora pochi secondi per esprimere il mio personale e cordialissimo grazie ai
miei più stretti collaboratori, i Dottori: Bruno Bassano, Umberto Gallo-Orsi,
Elisabetta Macchi, Aurelio Perrone e Pier Carlo Porporato senza i quali e senza
il loro preziosissimo impegno di studio e ricerca io, oggi, non sarei tra di
Voi. Infine, un grazie a nome di tutti al Sig. Renato Sabidussi, profondo ed
appassionato conoscitore e studioso degli animali selvatici e delicato artista
la cui arte sarà per ognuno di noi ricordo indelebile di questo incontro avendo
disegnato il simbolo e coniato la medaglia del Symposium.
Nel dichiarare
aperto il lst International Symposium on Alpine Marmot and on Genus Marmota un
altro grazie alle Gentilissime Signore che ci permetteranno in questi giorni di
avere una voce sala, in lingue diverse, per raccontare della Marmotta.
A Voi tutti
buon lavoro e un mio personale e cordiale grazie per essere venuti a Saint
Vincent per conoscerci e confrontarci.
PAOLO DURIO